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Fontanili Carlaccio e Carlaccino
Il Carlaccio era uno dei più interessanti fontanili della zona, aveva una sorgente principale e ben tre secondarie: Carlaccino, Cavetto e Santa Maria. La principale si trovava a nord di Quinto Romano.
L’area di Quinto Romano nel 1946 con la sorgente principale, in alto a sinistra, del Fontanile Carlaccio. Poco dopo, nei pressi dell’attuale “Crocetta”, si immette il Carlaccino; accanto la Strada Interpoderale detta “del Casotto”. La “Testa” del Carlaccio è stata completamente interrata; nel Carlaccino l’acqua è alquanto scarsa, limitata unicamente ad un breve periodo estivo, grazie alle irrigazioni delle aree agricole di Figino.
La sorgente del Carlaccino si trova ancora, in stato però di totale abbandono, in Via Novara, all’incrocio con Via Silla, la strada che porta a Figino e Rho . Il Carlaccino per più di quarantanni venne gestito da Enrico Bergonti, “el capo Catanai”, uno straordinario personaggio molto ben voluto. Nella “sua” testa del Carlaccino aveva infatti realizzato un atipico Centro Anziani molto frequentato: la Capanna del Catanai. Il tutto venne distrutto dallo stesso Catanai a causa dei continui vandalismi subiti da parte di nomadi e di frequentatori “notturni” poco raccomandabili.
Il Carlaccino confluiva nel Carlaccio a Quinto Romano all’altezza della Crocetta.
Anche la sorgente del Cavetto esiste ancora; si trova a sud di Via Novara tra il Canale Deviatore dell’Olona ed i parcheggi di Via San Romanello. La sorgente non manda più acqua da molto tempo e lo scavo si è praticamente “rinaturalizzato” con ricca vegetazione arbustiva.
Il Cavetto confluiva nel Carlaccio in Via Caldera, nei pressi della cooperativa, tra il ristorante “Il Bersò” ed il Centro Sportivo “Vercellese”.
Il Santa Maria, infine, aveva la sorgente nel “Bosco di Quinto”, nei pressi dell’ex Dazio, ed è stato completamente interrato dall’agricoltore che gestisce le aree coltivate.
Una stradina di probabili origini medioevali, la Strada del Casotto, costeggiava l’alveo del fontanile Carlaccio e collegava Quinto Romano alla Cascina Bettole.
Intersecando la Strada del Casotto, là dove il fontanile Carlaccio riceveva le acque del Santa Maria e del Carlaccino, c’è un posto chiamato “la Crocetta”. Segnato da un basamento sormontato da una croce in granito scuro, sostituzione di un’altra croce ben più antica, si ritiene che qui, una volta, ci fosse l’antico cimitero del paese, quando Quinto Romano, assieme alla Cascina del Maino (l’attuale Colombera), la Caldera e Malpaga (Cascina San Romano) formava un comune autonomo, fino al 17 gennaio 1869 quando fu destituito ed aggregato al comune di Trenno.
Ancora oggi si può vedere questa Crocetta e percorrere parte della Strada del Casotto, ma è pericoloso andarci da soli. Purtroppo questi posti sono mal frequentati: nomadi, prostituzione, spaccio di droga la fan da padroni. Per farli ritornare alla bellezza originale occorre una drastica opera di bonifica e messa in sicurezza di tutto.
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